Intervista alla podcaster Giulia Papalia

Giulia Papalia, fiorentina, classe ‘93. Avvicinatasi alla lettura quasi per caso, trova nei libri sempre nuovi spunti riflessivi che aprono inevitabilmente infinite prospettive: dallo sconforto al presobenismo, dalle risposte a nuove domande. Ed è proprio tra queste nuove domande che le è stato proposto di parlare di libri in un podcast; in un primo momento la risposta è stata un no categorico, poi in virtù di quelle prospettive si è chiesta: perché no?

La podcaster ci racconta il suo primo format sui libri dal titolo “Le Recensioni Ignoranti”.

“Le Recensioni Ignoranti” è un percorso culturale multimediale con l’ambizione di diventare un talk itinerante. Ce ne vuoi parlare?

Sono una lettrice appassionata e ho una parlantina niente male…ragiono con tutti e di tutto, ma ovviamente quando si tratta di libri e di musica mi accendo di entusiasmo. L’idea di portare Le recensioni ignoranti in mezzo alla gente e non soltanto sulle piattaforme streaming rappresenta per me il senso di tutto il lavoro: significa riportare la lettura ad un livello umano e alleggerirla del carico intellettuale di cui è stata vestita per troppo tempo.

Potresti spiegarci il percorso temporale che ha portato alla realizzazione del format?

Piuttosto che di un percorso temporale si tratta di un percorso emotivo: sono una ragazza davvero ansiosa (perfettamente inserita nel cliché della mia generazione) e quando Leonardo – di Blackcandy – mi ha proposto di trasformare i miei messaggi vocali infiniti in un podcast, ho avuto diversi dubbi. Ci siamo confrontati molto su tanti aspetti, e rimanere fedele a me stessa e al mio modo di essere è diventato un caposaldo del format. Sono passati più o meno 4 mesi dalla prima volta che me l’ha proposto, a quando gli ho detto di sì…meglio tardi che mai.

Quali sono i tuoi autori e libri preferiti?

Un pezzo del mio cuore è di Dino Buzzati: un’amica tantissimi anni fa mi regalò “Il segreto del bosco vecchio”, che direi essere uno dei miei libri preferiti in assoluto. Leggo molta letteratura italiana contemporanea ed ho i miei autori cuscinetto, quelli che – per intendersi – mi fanno respirare nei momenti di ansia. Tra questi sicuramente Diego De Silva e il suo avvocato Malinconico e Francesco Muzzopappa, che mi fa sempre ridere un sacco.

Preferisci e-book o libro cartaceo?

Libro cartaceo, tutta la vita. A parte il mio sogno nel cassetto di vivere in una casa piena di libri (che si autospolverano), e al di là della retorica sulla poetica della carta e del suo odore – che approvo in quanto inguaribile romantica, sfogliare un libro mi dà la percezione di avanzare nella lettura. E poi l’atto di andare nella mia libreria del cuore mi solleva da ogni preoccupazione appena varcata la soglia. Ci sono delle situazioni in cui è impossibile però portarsi dietro dieci libri; penso alle vacanze, ad esempio, nelle quali è troppo più comodo l’e-book.

Dopo questa prima stagione de “Le Recensioni Ignoranti”, cosa avverrà dopo? Ci sono altri progetti in cantiere?

Abbiamo deciso di andare per step, tutto quello che viene fuori è di guadagnato. Non sono incline a guardare troppo in là nel tempo, preferisco fare piccoli passi e godermi la bellezza di questa esperienza a pieno.

Grazie di cuore!

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