È disponibile in radio e in digitale “Mezzanotte” (LaPOP), il nuovo singolo dei Metanoia. La canzone è una metafora di un momento complicato, ma che si può superare; infatti, la mezzanotte citata è il segno di un nuovo inizio, lo dice apertamente il testo: “E’ mezzanotte puoi ricominciare, è già domani, domani, domani”. La presenza dei fiati non è casuale, sono simbolo di speranza, così come l’alba del testo, quella luce che rompe il buio della notte, che fa sperare che le cose possano andare meglio. “Mezzanotte” è una prova di maturità, in cui i Metanoia si mettono a nudo.
Ciao ragazzi, innanzitutto grazie della disponibilità. Di recente è uscito il vostro nuovo singolo “Mezzanotte”. Perché la scelta di questo titolo?
Titolo non casuale, proprio perché la canzone è stata scritta a mezzanotte in un periodo particolare, significa molto per noi.
Che cosa vi ha ispirato nella produzione di questo brano?
La voglia di non mollare mai, il capire che le battute d’arresto ci sono ma che non possono contare più di tanto.
In generale dove trovate l’ispirazione per scrivere i vostri pezzi?
Da qualsiasi cosa: cosa viviamo in prima persona, cosa ci raccontano, cose che inventiamo che vorremmo vivere, insomma tutto aiuta.
Cosa ne pensate dell’attuale scena indipendente italiana?
Che è molto poco aiutata, ci si concentra troppo sui big e per poter vivere di musica sembra che si debba essere raccomandati o peggio fare un patto con il diavolo. Soprattutto in Italia quando dici che vuoi vivere di musica ti ridono in faccia, non viene considerato un lavoro.
Quali sogni nel cassetto vi piacerebbe poter realizzare prima di ogni altro progetto?
Suonare a San Siro, sapere che tante persone prendono forza dalle nostre parole.