Veneto Agricoltura continua la sua azione di ripopolamento dei corsi d’acqua veneti

Bacino Astico-Leogra 100.600 trote
106.000 trote, individui di trota fario di 4/6 cm, ripopolano il Bacino Astico-Leogra, in provincia di Vicenza. Il materiale ittico è stato quindi seminato lungo numerosi corsi d’acqua che attraversano il territorio di ben 18 Comuni.
È ripresa l’attività di ripopolamento dei fiumi e dei corsi d’acqua regionali coordinata da Veneto Agricoltura nell’ambito dei cosiddetti “obblighi ittiogenici”, effettuati dall’Agenzia per conto dei concessionari di derivazione di acque pubbliche.
Le operazioni, hanno preso il via lo scorso 15 giugno dal Centro Ittico di Veneto Agricoltura di Valdastico (VI), con il coinvolgimento delle guardie venatorie della provincia di Vicenza e di numerosi volontari dell’Associazione Bacino Astico-Leogra che hanno quindi messo a disposizione i loro mezzi per il trasporto degli avannotti nei luoghi di ripopolamento. Grazie all’agenzia sono 106.000 trote ripopolano il Bacino Astico-Leogra.
La trota fario un pesce d’acqua dolce
Si tratta di un pesce d’acqua dolce che è stata considerata a lungo come una sottospecie della Salmo trutta o addirittura come una specie a sé stante. La trota fario non è considerata, quindi, differente da altri morfismi della Salmo trutta. Possiamo trovare tipicamente la trota fario nella parte superiore dei fiumi, dove le acque sono limpide, ben ossigenate e con una temperatura che non supera mai i 25 gradi.
Questo pesce ha un corpo che è poco allungato, compresso ai fianchi e con poche squame, provvisto di testa robusta che è acuminata verso la mascella. Gli occhi sono di un dorato intenso ed è dotata di forti denti. La trota fario ha le pinne molto robuste. La dorsale, altresì, ha 3-4 raggi semplici e 9-11 ramificati; l’anale, invece, ha 3 raggi semplici e 7-9 ramificati; negli esemplari giovani la caudale è biforcuta.

Per quanto concerne la livrea essa è estremamente variabile per mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Infatti, il dorso va dal bruno al grigio argenteo, i fianchi sono grigio-giallastri, il ventre tende al bianco-giallo chiaro. Tipiche sono le chiazze rotonde nere sul dorso e soprattutto quelle rosso vivo (o brune) sui fianchi, disposte ordinatamente in senso orizzontale. Le pinne pettorali e ventrali sono giallastre, le altre tendenti al grigio.
La lunghezza media può variare a seconda dei corsi d’acqua in cui vive. Nei piccoli fiumi montani non supera quasi mai i 30 cm di lunghezza e i 3 hg di peso. Nei torrenti più grossi e nei fondovalle degli stessi e nei laghi, dove c’è più ricchezza di ittiofauna, alcuni esemplari possono, invece, raggiungere pesi ragguardevoli che arrivano anche a 5–7 kg con lunghezza massima di 1 metro.